venerdì 10 ottobre 2014

La Scienza e l'Europa. Dalle origini al XIII secolo

La Scienza e l'Europa. Dalle origini al XIII secolo
di Pietro Greco
pp. XXV-448, € 20
L'Asino d'Oro Edizioni, 2014
ISBN: 978-88-6443-251-9
Pochi lo ammettono. Ma l’Europa è l’ultimo dei continenti connessi a scoprire la scienza. Quando nell’anno 1202 scrive il Liber abaci, il pisano Leonardo Fibonacci non porta nel piccolo continente solo i numeri arabi e la numerazione posizionale indiana – vale a dire il moderno sistema di calcolo –, ma propone nuova conoscenza matematica. Prima di lui in Europa non lo aveva fatto nessuno.
Eppure la scienza era nata da almeno millecinquecento anni, nel mondo ellenico. Si era diffusa in Cina e in India. Era stata ripresa e sviluppata dall’Islam. Ma fino a quando Fibonacci non scrive il suo Liber abaci nessuno nelle terre europee aveva mai prodotto nuovo sapere scientifico. Perché?
L’incontro con la scienza, seppure giunta in ritardo nell’estremità più occidentale dell’Eurasia, ha effetti dirompenti: aiuta l’Europa a nascere e a consolidare progressivamente la sua identità. Cosa succede, però, durante la grande crisi del Trecento?
Questo volume, primo di una trilogia, ripercorre la storia del continente europeo dalle origini al XIII secolo mostrando come la scienza abbia giocato il ruolo di collante culturale nell’Europa nascente.
Pietro Greco, giornalista scientifico e studioso di comunicazione della scienza, è autore di numerosi libri e collabora con molte università italiane. Conduttore storico di Radio3 Scienza, dal 1987 è editorialista del quotidiano “l’Unità”.
 

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