martedì 5 maggio 2015

La casa di Barbara

La casa di Barbara
di Edgarda Ferri
pp. 72, € 9,90
Tre Lune Edizioni, 2015
ISBN: 9788889832899

«La signora con le due bande bianche pendenti dai capelli annidati sopra le orecchie e le scarpe gialle accavallate una sull’altra. La signora massiccia, e già avanti in età, che sta posando fra marito, figli, paggi, segretari e una nana, è Barbara del Brande-burgo, da quarant’anni sposata a Ludovico Gonzaga. Figlia di un re ... “madona Barbera”, innocente bambina undicenne aveva accettato senza battere ciglio di coricarsi fin dalla prima notte a fianco del marito ... Il pittore che la sta ritraendo è Andrea Mantegna, già famosissimo per genialità e tignoso carattere. Il luogo prescelto è una camera d’angolo dell’appartamento del castello di San Giorgio a Mantova ... L’artista la dipingerà “a buon fresco e tempera” immaginando una camera picta, una camera dipinta come un loggiato ...». È il nuovo avvincente racconto che l’autrice di tanti successi e del nostro Klimt ci regala in occasione della riapertura della Camera degli Sposi dopo i restauri post terremoto: la storia si snoda tra vita quotidiana e vita politica, tra arte e potere. Ne esce il ritratto appassionato intenso e ravvicinato di una donna e del suo tempo, quando il Rinascimento arriva al culmine dello splendore.
Edgarda Ferri, mantovana, vive e lavora a Milano. Scrittrice, saggista, giornalista, è specialista in biografie di personaggi storici. Esordisce nel 1963 con il romanzo Ci diedero dodici ore, vincitore del premio letterario "La Parrucca". Diciassette anni dopo scrive Dov'era il padre, una serie di incontri con padri di noti e pericolosi terroristi (Rizzoli 1982, tre edizioni). Nel 1988 si aggiudica il premio "Walter Tobagi" e la medaglia d'oro del premio letterario "Maria Cristina" per il libro Il perdono e la memoria (Rizzoli). Laureata in giurisprudenza e appassionata di storia, nel 1990 passa alla Mondadori e scrive per la collana "Le scie" una serie di biografie di donne famose come Maria Teresa d'Austria, Giovanna la Pazza, Caterina da Siena, Letizia Bonaparte, Matilde di Canossa, Eloisa, Elena (madre di Costantino); di artisti come Piero della Francesca, di condottieri e architetti come Vespasiano Gonzaga. Tornata ad occuparsi di storia contemporanea, ha raccolto le testimonianze degli ultimi dieci giorni di guerra a Milano, ne "L'alba che aspettavamo" (Mondadori), e la storia sconosciuta di Orlando Orlandi Posti, uno studente romano ucciso alle Fosse Ardeatine, "Uno dei tanti" (Mondadori),ridotta in forma di dialogo e interpretata al Teatro Piccolo Eliseo di Roma da Fabrizio Gifuni e Piera degli Esposti per la regia di Piero Maccarinelli. Ha pubblicato con la Casa Editrice Tre Lune "Klimt, le donne, l'arte, gli amori". Nel settembre 2013 ha pubblicato "Il cuoco e i suoi re" (Skira) e nel settembre 2014 ha pubblicato "Guanti bianchi" (Skira) Collabora al [Corriere della Sera].

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