Musa medievale
Saggi su temi della poesia di Venanzio Fortunato
a cura di Donatella Manzoli
pp. 204, € 25,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2016
ISBN: 9788867286621
Venanzio Fortunato, poeta latino del VI secolo, ha costituito un ponte
tra la cultura antica e quella medievale. Nato a Valdobbiadene e
formatosi a Ravenna, estremo fortilizio italico della cultura classica,
Venanzio visse nella ferrosa Gallia merovingia, dove poté brillare come
poeta grazie al riparo offertogli da Radegonda e Agnese, nobildonne
ritiratesi in un monastero con le quali intrecciò un affettuoso legame
cantato in versi che sembrano anticipare la lirica cortese.
Profondo conoscitore dei classici ma anche ardito sperimentatore, è
stato a sua volta considerato un classico e perciò è stato ammirato e
imitato da un nutrito stuolo di poeti medievali, Dante compreso, ma
qualcosa della sua poesia si rintraccia ancora in Foscolo, Huysmans,
Joyce e perfino in Reinhold Messner e anche nella musica di Pierluigi da
Palestrina, Giacomo Puccini e, inaspettatamente, di un gruppo tedesco
folk metal. Al di là delle riprese puntuali, a Venanzio la tradizione
poetica occidentale deve soprattutto lo spudorato rilancio di quel gusto
per le scintille di parola che secoli dopo si chiamerà barocco.
Donatella Manzoli, ricercatrice di letteratura latina medievale e
umanistica alla Sapienza-Università di Roma, si è occupata di poesia
latina altomedievale (Venanzio Fortunato, Abbone di Saint-Germain),
umanistica (Guarino Veronese) e rinascimentale (Lelio Capilupi, Antonio
Ongaro).
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