lunedì 26 settembre 2016

Centoquarantanove anni

Centoquarantanove anni
Gli occhi che guardano la Sindone
di Ada Grossi
pp. 224, € 15,00
Meravigli Edizioni, 2016
ISBN: 9788879553773

Costantinopoli, 1204: la città è in preda a un saccheggio senza precedenti. La Crociata bandita da papa Innocenzo III non ha ormai più nulla a che vedere con Gerusalemme e la liberazione del Santo Sepolcro ed è diventata un pretesto per conquistare la favolosa Costantinopoli e spartirsi l’Impero d’Oriente. Il comandante dei Francesi dà l’assalto alla zona del Corno d’Oro e delle Blacherne e una prostituta siede discinta sul trono dell’antico palazzo imperiale cantando versi osceni per la soldataglia. In mezzo a quell’orrore, un veneziano salva una giovane bizantina dalle sevizie di un crociato per poi fuggire insieme a lei, portando con sé la sacca strappata all’assalitore della fanciulla e il preziosissimo bottino in essa contenuto, che questi aveva sottratto chissà come.
L’incontro con un drappello di Templari muta per sempre il corso delle loro esistenze, che da quel momento si intrecciano a molte altre, in un’avventura corale che si svolge tra Occidente cristiano e mondo islamico. Il coraggio dei Templari, una misteriosa pergamena custodita a Milano, l’amore e la fedeltà di un uomo e una donna oltre i limiti della morte, la sensibilità e l’umanità di un dignitario alla corte siriana degli Ayyubidi tra gli intrighi di un harem, la passione e la costanza di un monaco che fa della ricerca della Sindone la sua missione: intorno a tutto questo, per centoquarantanove anni, ruota il destino della più straordinaria delle reliquie, che si specchia di volta in volta negli occhi delle persone le cui vite ha toccato.
Ada Grossi è nata a Milano nel 1971. Laureata in Architettura, dottore di ricerca in Diplomatica, ricercatrice di storia medievale, paleografia e storia della Sindone, è autrice di alcune monografie, tra cui
un saggio di storia urbana milanese (Santa Tecla nel tardo medioevo), di alcune edizioni di fonti documentarie medievali milanesi e lodigiane e di numerosi articoli scientifici d’ambito paleografico e di storia lombarda, oltre che relativi alle vicende della Sindone all’epoca di San Carlo Borromeo.

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