mercoledì 15 maggio 2024

Arduino e la marca di Eporeia

Arduino e la marca di Eporeia
di Davide Polcari
pp. 548; € 20,00
Biblioteca degli scrittori piemontesi, 2024
EAN: 9791255570486

Marca di Eporeia, seconda metà del X secolo: è qui che si si intrecciano le storie del giovane Arduino, del chierico Ansprando e di una fanciulla di nome Anna. Arduino appartiene a una famiglia in decadenza: il defunto zio Berengario era stato re, ma da oltre dieci anni l’Italia è soggetta alla dinastia sassone di Ottone il Grande. Il giovane è addestrato alle armi, ma scalpita per diventare cavaliere e signore di un piccolo feudo. Ha bisogno dell’occasione giusta e sul filo della spada cercherà di disegnare da sé il proprio destino. Ansprando è un chierico di mezza età che, dopo essere stato il confessore del defunto Berengario, ora dirige lo scriptorium del vescovo Warmondo. Un eremita gli consegna una profezia che riguarda Arduino. Le armi e gli amori si inseguono e si intrecciano, ognuno affronta le sfide che la vita gli pone. Sullo scenario dei grandi eventi di quegli anni, i personaggi si muoveranno da Eporeia alle piccole e grandi corti feudali, dalla reggia di Pavia alla battaglia di Capo Colonna. Chi dovrà dissodare la terra, chi affrontare questioni teologiche, chi scampare intrighi o sopravvivere alle battaglie, ma la Storia ha un appuntamento con tutti loro.

martedì 14 maggio 2024

I documenti originali dei principi longobardi di Benevento, Capua e Salerno raccolti e pubblicati in facsimile

I documenti originali dei principi longobardi di Benevento, Capua e Salerno raccolti e pubblicati in facsimile
a cura di Franco Bartolini
€ 100,00
Fondazione CISAM, 2024
ISBN: 9788868094157

«Il volume, che riproduce il sessantaduesimo fascicolo del quindicesimo volume dell’API, “comprende, in quindici tavole fototipiche, la riproduzione in grandezza naturale dei dieci più antichi diplomi conservatici in originale emanati dalla cancelleria dei principi longobardi di Salerno” (Pratesi) e precisamente: due diplomi di Guaimario I (maggio 886, agosto 899); uno di Guaimario II e Gisolfo I (gennaio 945); tre di Gisolfo I (novembre 950, ottobre 953, marzo 959), uno di Guaimario III (luglio 1005) e tre di quest’ultimo insieme a Guaimario IV (aprile 1019?, maggio 1023, marzo 1025). “Il loro contenuto interessa particolarmente la storia delle Chiese salernitana e beneventana e dell’abbazia cavense” (Pratesi). A questo seguirono, ma non più pubblicati anche dal Centro di Spoleto, un fascicolo sessantatreesimo, sempre per la cura di Pratesi, e uno numerato 67 curato da Vittorio De Donato. L’edizione di quei documenti, pure auspicata nel 1951, attende ancora di essere condotta nel suo insieme, anche se, la situazione generale delle edizioni documentarie dell’Italia meridionale ha conosciuto negli ultimi decenni feconda prolificità. Il fascicolo di cui si propone l’anastatica, assolve a un duplice scopo. Con esso la Fondazione CISAM di Spoleto intende sì colmare una inspiegabile lacuna nel proprio catalogo, da cui la pubblicazione risultava del tutto assente, ma, ben al di là e molto oltre questa modesta ragione, vi è la volontà e anzi l’esigenza di ricordare, anche in questo modo, il magistero e la figura di Franco Bartoloni, di cui ricorrono i centodieci anni dalla nascita (avvenuta a Roma il 13 giugno 1914), secondo lo spirito della nuova collana “Argomenti” nella quale la pubblicazione è ospitata, costituendone il primo numero» (dalla Premessa di Massimiliano Bassetti e Antonio Ciaralli).

lunedì 13 maggio 2024

L’economia medievale

L’economia medievale
Un profilo storico (secoli V-XV)
di Alessio Fiore, Alma Poloni
pp. 260; € 27,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829025442

Negli ultimi vent’anni il panorama degli studi sull’economia medievale ha conosciuto un profondo rinnovamento, anche grazie a inedite tipologie di fonti e a nuove griglie interpretative. Le recenti acquisizioni dell’archeologia hanno contribuito a ridefinire temi quali la produzione e i sistemi di scambio, mentre i dati forniti dai cosiddetti “archivi naturali” hanno permesso di capire meglio questioni cruciali come il rapporto tra ambiente, uomo e risorse. Il dialogo con la scienza economica ha consentito di porre interrogativi diversi alle fonti storiche e di valutare in modo nuovo il ruolo che la domanda, il mercato, i consumi e le istituzioni hanno avuto nel processo di cambiamento economico. È stato inoltre possibile riconsiderare le relazioni di scambio con altre aree di civiltà, collocando l’Europa in un contesto realmente globale. Tenendo conto di queste innovazioni, il libro offre un profilo storico dell’economia medievale che non si presenta come un percorso lineare, ma come un itinerario complesso. Interpretare tale complessità è infatti indispensabile non solo per la comprensione delle società medievali, ma anche per maturare uno sguardo più critico sul nostro presente.
Alessio Fiore insegna Storia medievale all’Università di Torino. Si occupa di forme del potere locale e di funzionamenti economici nel medioevo. Tra i suoi lavori Signori e sudditi (Spoleto 2010) e Il mutamento signorile (Firenze 2017).
Alma Poloni insegna Storia medievale all’Università di Pisa. Si occupa di cambiamento economico, mobilità sociale e dinamiche politiche nel tardo medioevo. Tra i suoi lavori Lucca nel Duecento (Pisa 2009) e Potere al popolo (Milano 2010).

domenica 12 maggio 2024

Christine e Thomas

Christine e Thomas
Un amore italiano nella Parigi del Quattrocento
di Marco Piccat
pp. 224;
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-29938-3

«Il Libro del Cavaliere Errante» di Tommaso di Saluzzo, testo biografico e allegorico composto nei primi anni del Quattrocento, è anche la storia dei rapporti culturali e umani tra due italiani alla corte di Parigi: lo stesso Tommaso, che si trovava in Francia per difendere la causa della sua famiglia in lotta da decenni contro i Savoia e la scrittrice Christine de Pizan, a quei tempi già dedita alla composizione di ballate d’amore e alla copia di manoscritti, ma ancora lontana dalla notorietà. In questo volume Marco Piccat, noto studioso di filologia romanza, getta per la prima volta luce su una «liaison» che cambiò la vita di Tommaso, ma che Christine, per non offuscare la propria reputazione di giovane vedova, dovette nascondere con ogni mezzo. Eppure questa avventura giovanile ci regala l’immagine inedita di una donna in carne e ossa, molto diversa dalla scrittrice celebre e celebrata, che lo stesso Tommaso finì poi per raffigurare nelle vesti di una figura ideale cui diede il nome di Conoscenza.

Marco Piccat, già ordinario di Filologia romanza nella Facoltà di Lettere dell’Università di Trieste, ha pubblicato tra gli altri l’edizione de «Il Libro del Cavaliere Errante. BnF ms. fr. 12559» (Araba Fenice, 2008), «Donne piemontesi e corti d’Amore. Una raccolta di liriche dell’antica Provenza» (Centro Studi Piemontesi, 2016), «Il duca e il bastardo. L’invenzione di un’intesa e gli affreschi del castello della Manta» (Centro Studi Piemontesi, 2022).

sabato 11 maggio 2024

Gli Estensi

Gli Estensi
Storia di una grande dinastia
di Pierluigi Moressa
pp. 320; € 18,00
Diarkos, 2024
EAN: 9788836163090

La lunga storia degli Estensi affonda le radici nella leggenda e nel mondo favoloso di antichi eroi e di mitiche unioni. La nobiltà di una stirpe si fonda sulle opere, e di opere gli Estensi furono prodighi sui territori da loro governati. Affermatasi a Ferrara fin dal Medioevo, la casa d’Este vide proclamata la propria autorevolezza dalla gloria acquisita per opera del marchese Niccolò III, sulla cui figura si proiettarono luci e ombre. La discendenza vide salire al trono di Ferrara figure di rilievo: Leonello, Borso ed Ercole I, ai quali va ascritto il merito di avere reso la città il primo nucleo urbano moderno in Europa. Divenuti duchi, gli Estensi, attraverso l’addizione urbanistica, concepirono il volto di Ferrara come città non solo ideale, ma anche reale e a misura d’uomo, raffigurata come specchio della mente signorile e segnata da una scansione ritmica dello spazio ispirata a regole di composizione armonica. Le arti figurative, la poesia e la musica la resero una delle maggiori capitali del Rinascimento, mentre il manifesto estetico dei duchi si fece strumento politico e vide il territorio estendersi fino a coprire un ampio segmento trasversale della penisola, dall’Adriatico agli estremi contrafforti di Garfagnana e Lunigiana. La devoluzione di Ferrara alla Chiesa ridusse le dimensioni del territorio estense, ma non intaccò la sua fama: il ducato di Modena rappresentò il nuovo centro del potere dinastico che, nel corso dei secoli, conobbe le lotte risorgimentali e dovette dissolversi solo per la costituzione dell’Italia unita. Le politiche matrimoniali dei duchi estensi fecero sì che il loro sangue continuasse a circolare nelle vene della nobiltà europea fino a rendersi stirpe viva ancora ai nostri giorni. La dinastia di casa d’Este percorre larghi tratti della storia d’Italia e d’Europa, la cui lettura, attraverso lo sviluppo delle vicende individuali e familiari, appare oggi ancor meglio leggibile e rappresentabile.
Pierluigi Moressa (Forlì, 1959), medico psichiatra, membro ordinario della Società psicoanalitica italiana e giornalista pubblicista, ha scritto saggi su figure appartenenti al mondo dell’arte e della cultura; si è dedicato all’approfondimento di temi locali, pubblicando alcune guide storico-artistiche riguardanti città e luoghi della Romagna. Ha partecipato come relatore a convegni in tema clinico e di storia della medicina; suoi articoli sono apparsi su riviste a varia diffusione. Per Diarkos ha pubblicato Caterina Sforza. Potere e bellezza nel Rinascimento (2022) e I Malatesta. Filosofia, sentimento e guerra nella storia di una dinastia (2023).

venerdì 10 maggio 2024

Odone di Falaise

Odone di Falaise
Un monaco di Cluny a Yporegia
di Silvia Giaudrone
pp. 260; € 15,00
Biblioteca degli Scrittori Piemontesi, 2024
EAN: 9791255570455

Il romanzo, un giallo a fondo storico, è ambientato nel XII secolo nella città di Yporegia, l’attuale Ivrea, e in altre zone del circondario.

Tra i vari personaggi troviamo Guglielmo, marchese del Monferrato, Gaimaro, vescovo di Yporegia e Garnerio, abate di Santo Stefano.
Il protagonista, Odone di Falaise, medico e monaco converso proveniente da Cluny, si trova a Yporegia per insegnare l’arte medica al monaco infermiere di Santo Stefano. Con lui c’è Colombano, un giovane novizio.
Odone si dedica alla professione, dividendo le giornate tra la cura dei malati e l’insegnamento.
Per una serie di circostanze, un grave episodio capitato in città lo spingerà a indagare a tutto tondo per scoprire l’identità del colpevole.
Gli avvenimenti diverranno incalzanti e coinvolgeranno Odone e i suoi aiutanti, esponendoli a volte a situazioni di pericolo. L’acume e la lungimiranza del medico permetteranno di sbrogliare l’intricata matassa.
Silvia Giaudrone, già docente di materie letterarie, è nata a Cuorgné (Torino) e ora vive a Rivarolo Canavese, dopo tanti anni trascorsi a Pont Canavese, dove insegnava nella locale scuola media. Da molto tempo si dedica con passione alla scrittura di romanzi, di cui alcuni già pubblicati da altre case editrici.

giovedì 9 maggio 2024

Viaggio nella Liguria medievale

Viaggio nella Liguria medievale
Guida polisensoriale a luoghi, storia e curiosità
di Tiziano Franzi
pp. 350; € 18,00
Erga, 2024
EAN: 9788832984996

Il Medioevo è durato ben dieci secoli, dal 476 al 1492. La Liguria, dopo avere subito le occupazioni e le distruzioni di Goti, Bizantini e Longobardi, sviluppa quelle caratteristiche architettoniche, sociali, mercantili e di relazioni sociali che la portano alla Repubblica, detta "la Superba". Conoscere lo "spirito ligure" di quegli anni è quindi importante per capirne le radici socioculturali di oggi e le sue caratteristiche. Il libro propone un viaggio tra borghi, castelli, torri e palazzi che dal Feudalesimo giunge al "nuovo mondo" di Cristoforo Colombo. Una ricerca sulle tracce, misteriose e leggendarie, di ciò che il Medioevo ha lasciato in questa "lingua di terra". Una storia che oggi ci parla attraverso le testimonianze di edifici, opere d'arte e scritti che vengono fatti rivivere in queste pagine con mappe, foto e contenuti multimediali.

mercoledì 8 maggio 2024

La guerra di Scutari da un manoscritto sconosciuto di Marino Barlezio

La guerra di Scutari da un manoscritto sconosciuto di Marino Barlezio
a cura di Lucia Nadin, Aurel Plasari
pp. 280; € 32,00
Viella, 2024
ISBN: 9791254695630

Marino Barlezio, scutarino, primo storico di Albania, nelle due opere De Obsidione Scodrensi (1504) e De vita et gestis Scanderbegi (1510 ca.) raccontò le vicende di cui il suo Paese fu protagonista nel secondo Quattrocento, fino alla presa di Scutari nel 1478, ed esse furono una fonte cui attinse nei secoli successivi la storiografia europea. Gli stessi cronisti ottomani non mancarono di descrivere la conquista di Scutari – da loro chiamata İskenderiye, cioè Città di Alessandro Magno – come il passo decisivo personale di Maometto II per realizzare il progetto di sottomissione della rimanente parte dell’Europa.

Il libro presenta uno sconosciuto primissimo testo di Barlezio, De bello scodrensi, ritrovato dopo lunghe ricerche, lo inquadra nel contesto storico, ne ricostruisce le fasi redazionali. Invita altresì alla conoscenza di un memorabile evento bellico che non fu questione esclusivamente albanese o veneta, ma si pone come momento chiave nelle vicende di un conflitto che, deflagrato con la caduta di Costantinopoli, avrebbe mantenuto l’Europa in uno stato di permanente inquietudine.
Lucia Nadin, italianista, dopo un quinquennio di incarichi culturali in Albania avuti dal Ministero Affari Esteri, ha indagato i rapporti storici tra Repubblica di Venezia e Albania recuperando documentazione inedita, da cui saggi e monografie per i quali ha avuto onorificenze e premi internazionali. Vive a Venezia.
Aurel Plasari, docente universitario, albanologo, è autore di saggi e monografie che hanno animato il dibattito pubblico in Albania e negli ambienti accademici europei. Per i suoi meriti culturali e scientifici è stato insignito di numerosi riconoscimenti, onorificenze, premi nazionali e internazionali. Vive a Tirana.

martedì 7 maggio 2024

Piangere la memoria

Piangere la memoria
Lamento funebre e culture medievali
di Andrea Ghidoni
prefazione di Corrado Bologna
pp. 616; € 59,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829024087

Il lamento funebre è una istituzione culturale diffusa in quasi tutte le società umane, attraverso la quale si piange la morte di una persona considerata fondamentale per un individuo, una famiglia o una comunità. Esso si declina nelle culture come rito tradizionale ma anche come forma letteraria. Il Medioevo europeo ci ha lasciato un’ampia produzione di lamenti funebri nella poesia lirica, narrativa e religiosa. Sono testi scritti nelle varie lingue dell’epoca (il latino e i principali volgari) e riflettono la polifonia del mondo medievale, che emerge anche di fronte all’evento che più di altri annienta i valori umani. Chierici, monaci, trovatori, cantastorie, confraternite mettono in scena nelle loro composizioni il dolore di piccole e grandi comunità per la morte di re e imperatori, abati e vescovi, santi, eroi e donne amate; ma anche quello di Maria che piange Gesù crocifisso. Da questi testi possiamo trarre importanti indicazioni sui modelli di umanità che circolavano nelle culture medievali, sulle forme di espressione del dolore, sulla creazione di miti riguardanti il passato e sull’istituzione di riti per mantenere nel futuro il ricordo del defunto: vari modi per dire l’indicibile, ma anche per passare oltre il solco tracciato dall’esperienza della morte e costruire memorie durevoli.
Andrea Ghidoni è Dottore di ricerca in Filologia romanza, ha insegnato questa disciplina all’Università di Macerata. Ha svolto attività di ricerca in Belgio (Namur) e Germania (Münster) e collabora con la cattedra di Filologia romanza dell’Università degli Studi di Genova. Filo conduttore di molti suoi lavori scientifici è la concezione dell’eroe nelle letterature medievali.

lunedì 6 maggio 2024

L'antigiudaismo nella letteratura cristiana antica e medioevale

L'antigiudaismo nella letteratura cristiana antica e medioevale
di Gianna Gardenal
pp. 342; € 28,00
Jouvence, 2024
EAN: 9791256220137

Da dove nasce l’antisemitismo? Quali sono le sue origini? Nel corso di millequattrocento anni nasce e si sviluppa l’antigiudaismo, l’insieme di pregiudizi e di preclusioni culturali e intellettuali nutriti nell’Europa cristiana nei confronti del popolo ebraico. La presente opera è un’accurata selezione di testi e di documenti sull’antigiudaismo nel periodo che va dagli albori del cristianesimo alle soglie dell’epoca moderna. Il lavoro insiste nella ricerca di fonti letterarie o paraletterarie con l’intento di individuare l’evolversi o l’involversi della percezione e della concezione degli ebrei nel mondo occidentale. Questo libro intende dunque essere una testimonianza delle difficoltà che durante i secoli dominarono i rapporti tra ebrei e cristiani.